1° classificato “Targa Ricci”
L’INFERNO È L’ASSENZA DEGLI ALTRI
Mario Trapletti, Roma
Motivazione della Giuria: “Per la rara capacità di “dirla tutta” su tematiche quali la depressione, la solitudine e il suicidio. Di norma il desiderio di spegnere l’interruttore è associato a malattie degenerative o a devastanti traumi fisico-deambulanti, ma in questo spiazzante racconto il cortocircuito interessa la psiche ed ha un nome ben preciso: male oscuro, la paura di vivere quando non si ritiene di averne la forza. La gran parte di noi è geneticamente ben fornita di questa forza, nota come istinto di sopravvivenza, quindi tale timore non può appartenerci, ma attraverso la lucida prefazione al proprio suicidio del protagonista possiamo forse capire – e magari aiutare meglio se ci capiterà – chi purtroppo non ne è dotato.”
2° classificato
C’ERA LA LUNA?
Saverio Maccagnani, Reggio Emilia
Motivazione della Giuria: “Per la non facile impresa di trasformare in favola l’infinito dramma della stirpe giudaica. È infatti per sfuggire alle continue vessazioni – ma anche all’ottusità dei suoi stessi correligionari – che, sul finire del Secolo dei Lumi, nonostante moglie e figli il sarto Zaccheo prende la decisione di andarsene il più lontano possibile dal ghetto in cui vive. L’occasione gliela fornisce un anziano burattinaio girovago in cerca di un aiutante. Zaccheo diventa talmente bravo come puparo che, alla morte del suo mentore, non solo ne prende il posto professionalmente ma addirittura spacciandosi per lui. E la cosa sembra funzionare. Se si hanno però i capelli rossi e il naso adunco il déjà-vu è dietro l’angolo…
3° classificato
L’ULTIMA LETTERA
Enzo Grossi, Anzio (RM)
Motivazione della Giuria: “Per la magistrale narrazione di un epico, suggestivo spaccato di Grande Storia descritto attraverso la melanconica introspezione di un centurione. Alesia, Gallia centrale, anno 702 dalla fondazione di Roma. Gaio Giulio Cesare ha da poche ore chiuso il cerchio di uno dei suoi più incredibili capolavori di strategia militare: Vercingetorige, re degli Arverni, è vinto. Per il futuro dell’Urbe e quindi del mondo allora conosciuto quel geniale assedio si rivelerà cruciale. Nella sua tenda lo stremato Emiliano Maximo, Primus Pilus Prior della X Legio, impugna lo stilo ed inizia a scrivere una lettera al vecchio padre. La brutalità del soldato si squaglia davanti agli insondabili rovelli delle umane cose.”
4° classificati ex aequo, ordine alfabetico dei titoli:
AMERIGO CHE PARLA ALLA LUNA
Ennio Costantini, Spoleto (PG)
IL DIPINTO DI MONTMARTRE
Mariangela Gigli, Terlizzi (BA)
LA GENTE VUOLE IL CIELO
Luca Degasperi, Trento
LA GRAZIA
Silvano Bertaina, Govone (CN)
P. A. 4-BIS
Elisa Moretti, Orte (VT)
VASILEOS
Antonio Messina, Fano (PU)
VOCI A METÀ
Davide Benedetto, Roma